Ti racconto Bologna perché Bologna è speciale. Si dice che a Bologna o ci resti un giorno o ci resti una vita intera. Io ci sono nato e ci ho sempre vissuto, e dopo 31 anni è normale che Bologna sia nel mio cuore. Potrai andare ovunque, potrai decidere di vivere in un posto migliore che ti piace di più e lo senti più adatto a te, ma certi luoghi, certi amori, volente o nolente li hai dentro e dentro di te rimarranno per sempre.
Sommario
Bologna è storia
E Bologna non è speciale perché è la mia città, è chiaro che sono di parte e le parole che scrivo sono dettate anche dai sentimenti che provo, ma ti racconto Bologna perché ha davvero qualcosa di unico. È una città italiana poco famosa, raramente presa in considerazione da chi fa un viaggio in Italia, perché a Bologna non potrai trovare tutto il fascino che trovi a Roma e a Venezia oppure a Firenze, ma io ritengo che sia una città sottovalutata. Perché Bologna è una città che trasuda storia, e la puoi vedere anche solo camminando tra le vie del centro sotto i famosi portici, e non esiste città al mondo che ne abbia così tanti. E imbattendoti nelle antiche porte che furono costruite nel Medioevo e che circondavano la città a cui davano l’accesso, oggi 10 rimanenti sulle 12 di all’ora.
L’epoca medioevale la puoi respirare passeggiando per la città, suoi ciottoli di Piazza Santo Stefano, passando per Piazza della Mercanzia fino arrivare in Piazza Maggiore, a mio parere una delle più belle piazze italiane. Qui troverai la famosa basilica di San Petronio con la sua facciata mai terminata, purtroppo un lavoro incompiuto che avrebbe dovuto renderla anche la chiesa più grande d’Europa. Arrivare in Piazza Maggiore è sempre un colpo d’occhio anche per me che ci sono stato centinaia di volte, poi la sera c’è qualcosa che la rende magica. Con la magnifica statua del Nettuno e i suoi palazzi regali che la circondano, d’estate da qualche anno a questa parte, in piazza Maggiore puoi trovare il cinema all’aperto più bello del mondo.
Bologna “la Turrita”
Racconto Bologna e racconto delle sue torri, le torri degli Asinelli, una alta e fiera che sembra regnare su tutta la città (sulla quale si può salire e vedere Bologna a 360°), l’altra più piccola e un poco storta. Sono il simbolo della città e fra le poche rimaste delle numerosissime che si stima siano esistite in epoca medioevale. Se ne contavano addirittura un centinaio, tanto da rendere la Bologna di allora come una moderna metropoli stile New York, è per questo che oggi uno dei suoi soprannomi è “La Turrita”.
Bologna e quel maledetto 2 agosto 1980
“Nel centro di Bologna non si perde neanche un bambino”, così cantava Lucio Dalla, uno dei più grandi orgogli della città. Perché sì, nel centro di Bologna è bellissimo girare fra le viuzze strette, oppure sotto i portici che ti riparano dalla pioggia, saltando fra le innumerevoli chiese, passando per via Rizzoli e scendendo giù lungo via Indipendenza, la via dei negozi, fino ad arrivare alla stazione. Sì, quella stazione tristemente famosa per quel maledetto 2 agosto 1980. Nella storia di Bologna si racconta putroppo anche di questo, di come siano state tolte ingiustamente le vite di 85 persone in un sabato di inizio agosto.
Pochi sanno che camminando nel centro di Bologna sotto i loro piedi possono trovare un’altra città nascosta. Se sei affascinato dal mistero allora non puoi non fare un tour nella Bologna sotteranea e immergerti nella storia del capoluogo emiliano toccando differenti epoche, dall’età romana fino alle 2 guerre mondiali, fra canali, scavi archeologici e rifugi antiaerei. Un percorso di circa 800 metri che ti permette di viaggiare nel tempo fra i resti della vecchia città.
Il santuario di San Luca
San Luca. In un racconto di Bologna non può ovviamente mancare il Santuario di San Luca, che sta lì in alto a circa 300 metri di altitudine e che ogni giorno è raggiunto da centinaia di bolognesi e non che hanno voglia di farsi una passeggiata un pò faticosa. Ci sono diverse strade con le quali puoi raggiungere la basilica, ma la più veloce e la più conosciuta è quella sotto i portici che parte dal quartiere del Meloncello dietro lo stadio Dall’Ara e sale per circa 2 km e mezzo di una salita abbastanza ripida. Arrivati in cima il panorama non permette di vedere tutta Bologna ma solo un bellissimo scorcio, e dopo l’inevitabile dissetata alle fontanelle si può ridiscendere attraverso il bosco potendo così compiere anche solo un breve tragitto della Via degli Dei. Per noi bolognesi San Luca è un punto di riferimento, è il “bentornato a casa” quando dall’autostrada lo vedi avvicinarsi piano piano e capisci che finalmente sei arrivato.
La Via degli Dei
Ti racconto di Bologna e della Via degli Dei, forse ne avrai già sentito parlare. É divenuto molto famoso negli ultimi anni questo percorso che attraversa l’appenino tosco-emiliano e collega Bologna con Firenze passando attraverso alcune delle antiche strade costruite nell’Impero Romano. Il percorso parte proprio da Piazza Maggiore e passa davanti a San Luca per poi iniziare ad attraversare le montagne e la campagna toscana fino a Piazza della Signoria a Firenze, per un totale di circa 130km. Io stesso l’ho compiuto e posso assicurarti che è una cosa molto affascinante da fare se ami il trekking e i panorami mozzafiato.
Racconto Bologna fra musica ed arte
Quando racconto Bologna racconto per forza d’arte e di musica. Prima ho accennato a Lucio Dalla, icona di Bologna da sempre e per sempre. Ma Bologna annovera fra i suoi cittadini anche Gianni Morandi, Cesare Cremonini, Luca Carboni, i quali hanno dedicato bellissime canzoni alla città. Bologna è anche Francesco Guccini, che seppur originario di Modena, ha vissuto gran parte della sua vita nella città felsinea e a cui ha dedicato una canzone bellissima. È così che quando racconto Bologna non posso proprio non passare attraverso la musica, perché la musica è arte e Bologna è una città d’arte, anche per i suoi tantissimi musei. Ed è anche definita “la Dotta”, per via della più antica Università d’Europa, che tutt’oggi fa sì che sia meta ambita da tantissimi giovani studenti che vengono a seguire gli studi in una città che sembra proprio fatta su misura per universitario.
Bologna “la Grassa”
Oltre che “la Dotta” Bologna è definita anche “la Grassa”. Il perché lo puoi immaginare. Raccontare Bologna significa per forza raccontare la sua cucina e le sue specialità che sono divenute famose in tutto il mondo. In Italia si mangia divinamente ovunque e ogni città o regione ha le sue specialità, ma permettetemi di dire che qui Bologna fa da regina: i tortellini, il ragù bolognese, la mortadella, le lasagne, la cotoletta “Bologna”, i balanzoni (pasta sfoglia con spinaci ripiena generalmente di mortadella), la famosissima torta di riso e per finire tigelle e crescentine, anche se qui non si ha ancora ben chiaro se le origini siano più verso il capoluogo emiliano o verso Modena. Dopo questo elenco di prelibatezze credo proprio ti sarai convinto/a che Bologna merita una visita solo per come si mangia, quindi metti in conto qualche kg in più quando torni da un bel weekend in questa splendida città!
Bologna è sport e motori
Se ti racconto Bologna ti parlo anche di sport e motori. Inizio subito nominando due eccellenze italiane conosciute in tutto il mondo, Ducati e Lamborghini. Quando pensi a Bologna ti viene subito in mente la famosa casa motociclistica di Borgo Panigale che da tempo si gioca lo scettro con le rispettive aziende asiatiche, e quando pensi ad auto sportive extra lusso non puoi non mettere in prima fila la Lamborghini, azienda di spicco e grande vanto nel panorama bolognese.
E sempre in tema di sport, hai mai sentito parlare di “basket city“? È un nomignolo che è stato attribuito alla città di Bologna in quanto sede di due delle squadre più famose del basket nostrano, Fortitudo e Virtus. Quando a Bologna si avvicina il derby l’aria in città si fa diversa, la tensione è palpabile e tutti i tifosi di queste due squadre per pochi giorni hanno in testa solo ed esclusivamente la partita, e non esistono amicizie che tengano. Spesso capita che tifosi dell’una o dell’altra squadra siano però al contempo tifosi del Bologna, la squadra di calcio della città. Anche qui Bologna può vantare dalla sua 7 scudetti, la 5°squadra più scudettata d’Italia, anche se purtroppo ormai l’ultimo campionato vinto è datato 1964 e da allora il Bologna non è più riuscito a tornare ai suoi antichi momenti di splendore.
Bologna è nel cuore
Quando ti racconto Bologna ci metto il cuore. E scoprirai che a Bologna il cuore ce lo lasci. È una città semplice ma ricca, non c’è poco e non c’è troppo, c’è il giusto. Si vive bene, tanto che negli ultimi anni è sempre presente nella parte alta della classifica delle città italiane con la migliore qualità di vita. La puoi visitare in pochi giorni oppure restarci una vita intera, o passarci qualche anno a studiare o qualche mese a lavorare. Ma stai pur certo/a che se vieni a Bologna qualcosa della città rimane dentro di te. Che sia la passeggiata in Piazza Maggiore, la tagliatella al ragù in una vecchia trattoria, il panorama della città che puoi vedere dalla torre più alta oppure la camminata per arrivare a San Luca. Sappi che se vieni a Bologna, inevitabilmente, qualcosa della città dentro di te rimarrà e qualcosa di te lo lascerai.
L hai raccontata perfettamente..