Si sente spesso e spesso a sproposito parlare di meditazione, di cosa è questa pratica e di come si applica. La meditazione è tutto e niente, è tutto ciò che sei e tutto ciò che non sei. É tutto quello che racchiude quel momento lì che stai vivendo. Vuoi sapere come iniziare a fare meditazione? Di questo argomento si possono dire tantissime parole, si può parlare di concetti molto profondi, di millenni di insegnamenti, di libri e corsi di ogni tipo, ma se vuoi imparare a meditare devi prima sapere che non c’è nulla da imparare.
Sommario
Cosa vuol dire meditare?
É difficile per me dare una significato al verbo “meditare”. Come scritto nell’introduzione, meditare vuol dire un sacco di cose, ma alla fine non vuole dire niente. Forse queste parole non ti sono chiare, sei qui per capire come iniziare a fare meditazione e io ti sto dicendo che da imparare alla fine non c’è nulla, e che meditare alla fine non vuol dire niente. Non ti preoccupare, non sono impazzito o non sono uno che non sa di cosa sta parlando.
La meditazione è una pratica che esiste da sempre, il suo obiettivo primario è sempre stato quello di arrivare alla salvezza (come la chiamava Gesù), o al Nirvana, l’Illuminazione, la fine della sofferenza (come la chiamava il Buddha). Raggiungere, o meglio farsi raggiungere, da quello stato dove tutto finisce e riinizia sotto un’altra forma, la non-forma. La fine della mente egoica per il ritorno alla nostra vera natura: la pura coscienza, l’Essere oltre la mente, la pace di Dio. Portare la propria mente a questo stato è possibile per tutti, tutti siamo dei potenziali Buddha, ma in pochi purtroppo ne sono a conoscenza.
Ma in questo articolo voglio restare con i piedi per terra, e non voglio andare dentro argomenti spirituali di cui si potrebbero scrivere, e sono stati scritti, libri interi. In questo articolo voglio raccontarti cosa la meditazione è, cosa ti può dare e di come iniziare a praticarla. Attraverso la mia esperienza e le mie parole vorrei farti capire come portare questa pratica nella tua vita può cambiartela, chiaramente in meglio. Dunque partiamo dall’inizio, perché iniziare a meditare?
Perché iniziare a meditare?
Perché si dice che meditare faccia così tanto bene alla nostra salute mentale? Meditare in parole povere significa “calmare la mente”, o più nello specifico osservarla, guardare ciò che passa per la testa e rimanerne distaccati. Man mano che i pensieri vengono visualizzati e così come sono lasciati andare, la mente a poco a poco si acquieta e si fa più calma, lucida, trasparente, vigile. E che vantaggi sorgono da una mente più calma e limpida? Come stiamo nel mondo, come affrontiamo e reagiamo alla vita è tutto nella nostra testa. Ognuno ha il suo modo di vedere le cose, ognuno vede, pensa e reagisce in base a come la sua mente gli dice di farlo.
Di conseguenza è facile comprendere come una mente che ha pensieri più razionali, lucidi, coerenti e comprensivi, si rivolga alle situazioni che accadono in modo migliore. E quindi vedere e reagire in modo migliore aumenta la qualità della nostra vita, che è direttamente proporzionata alla qualità dei nostri pensieri. Quindi meditare serve a questo, a portare la nostra pazza mente a uno stato di quiete dove tutto si fa più chiaro, e quindi poi al momento di riaprire gli occhi rivolgersi al mondo come persone migliori.
Oltre a questo, calmare la propria mente e tenerla sotto controllo può portare tutta una serie di miglioramenti per la propria salute, in primis a quella mentale. Capire che noi non siamo ciò che pensiamo, vedere come i pensieri siano solo una piccola parte di noi e imparare a restarne distaccati, può portare a risolvere tantissimi problemi mentali, che purtroppo oggi sono sempre più diffusi. E aiutare la propria mente significa poi aiutare anche il proprio corpo. Mente e corpo non sono due entità distinte, sono strettamente interconnesse e i cambiamenti di uno portano a cambiamenti nell’altro, sia positivi che negativi. Quindi meditare e migliorare la propria salute mentale migliorerà indubbiamente anche eventuali problemi fisici.
Imparare a meditare
Prima ti ho detto che da imparare non c’è nulla, ma non vorrei che le mie parole fossero fraintese. Esistono tecniche vecchie migliaia di anni, libri, articoli, serie a puntate e veri e propri corsi per imparare a meditare, o per migliorare la propria meditazione. Ma nulla di tutto questo ha valore se quando ti siedi e chiudi gli occhi non ti approcci a te stesso nel modo corretto. Sapere come iniziare a fare meditazione significa anzitutto sapere che non c’è nulla da sapere. La prima e unica cosa da fare è essere chi sei, né più né meno. Ma forse queste parole non ti bastano, dentro di te ci sono ancora dubbi e sei ancora curioso/a di capire come imparare a meditare. Non ti preoccupare, ora entriamo nell’aspetto pratico.
Postura, tempo e luogo
La meditazione più classica è quella seduti a gambe incrociate (o a loto o mezzo loto), schiena ben dritta e salda, sguardo avanti, occhi chiusi e mani uno dentro l’altra in grembo (o appoggiate alle ginocchia). La miglior posizione per meditare è senza dubbio questa, ma trovare il proprio modo di sedersi e starci bene all’inizio non è facile. Ciò che posso consigliarti io è di metterti su qualcosa di morbido (io mi trovo bene sul letto), con il sedere rialzato in modo da alleggerire le gambe. Mantieni sempre la schiena dritta e le spalle all’indietro e rilassati completamente. I problemi che possono arrivare col passare dei minuti sono intorpidimento delle gambe e dolorini alla schiena. Ecco quando inizierai a sentire dei fastidi prova a non reagire subito. Osservali senza giudicare se male o bene, accetta ciò che senti anche se non è piacevole, questo è già meditazione. Chiaramente non devi soffrire, quando hai male cambia posizione senza problemi.
All’inizio non fare sedute lunghe, ma sii costante. Prova a mantenere una routine di almeno una volta al giorno, è più importante la costanza di quanto tempo effettivo starai lì. Se invece vuoi sapere quanti minuti di meditazione al giorno io ti direi di partire da 10 minuti. Già da subito ti accorgerai di come sia dura starsene buoni e quieti senza fare nulla anche per così poco tempo. Poi proseguendo nella pratica vedrai da solo/a come riuscirai a stare sempre meglio nella posizione rilassato/a, e allora a quel punto aumenta il tempo. Più fai meglio è, questo è banale da dire, ma ovviamente ognuno ha i suoi tempi e i suoi impegni. Il mio consiglio è di fare sedute di almeno mezz’ora, poi se saranno 20 minuti va bene lo stesso, e se potrai per un’ora allora tanto meglio! Più che quanto lo fai conta come lo fai.
Infine parliamo di dove fare meditazione. Qui la cosa più importante è trovare un luogo dove nessuno ti disturbi e i rumori siano ridotti al minimo. É chiaro che per trovare la giusta concentrazione ci vogliano anche delle condizioni esterne adatte, più sarai nel silenzio più sarà facile per te osservare i tuoi pensieri. Nel silenzio è nascosto tutto, prova a farci sempre più caso quando riesci, soprattutto durante la seduta. Nel caso ti sia difficile trovare quiete intorno a te posso consigliarti anche di meditare mettendo qualche playlist rilassante. Io personalmente preferisco fare senza, ma alcune volte anche la musica può aiutare a rilassarsi.
Cosa fare in meditazione
Cosa fare quindi durante la meditazione? Eccoci arrivati al cuore dell’argomento. Prima dicevo che l’unica cosa da fare è essere sé stessi, ma questo cosa significa esattamente? La tua vera essenza, cioè chi sei davvero, è tanto più forte quanto la tua mente è silenziosa e osservata. Tu sei convinto/a di essere ciò che pensi e questo è l’errore fondamentale. É solo uscendo dai tuoi pensieri che scopri la tua vera natura e quando mediti è lì che sei diretto.
La prima cosa che devi fare è diventare un’osservatore. Seduto/a e rilassato/a inizia a respirare lentamente ma senza controllare il tuo respiro. Osserva l’aria che entra ed esce, mantieni il tuo focus nella zona fra il naso e il labbro superiore e prova a non scappare mai da lì. Non è per nulla semplice lo so bene, ma appena ti accorgi che la mente ti ha portato via torna al respiro. Il respiro altro non è che un “oggetto” di meditazione, ovvero qualcosa su cui rivolgere la propria totale attenzione. Più rimani concentrato/a sul tuo respiro più i tuoi pensieri si faranno radi, e la mente si calmerà. Quando un pensiero arriva tu guardalo. Non giudicarlo, non analizzarlo, non sei tu che hai quel pensiero, tu sei colui dove il pensiero avviene, colui che lo osserva. Fai tuo questo concetto fondamentale quando mediti.
Ciò che devi fare è solo questo: essere. Tutto ciò che ti passa per la testa, le sensazioni del tuo corpo, i rumori intorno a te sono parte del momento che stai vivendo. Tu semplicemente guardali, senza esprimere commenti mentali, guardali e accettali. Sii semplicemente te stesso al di fuori della tua mente. Sii il faro che illumina tutto intorno a sé. Più rimani distaccato/a e imparziale con ciò che ti accade dentro, più riesci a stare concentrato sul tuo respiro, più vedrai come la tua mente si farà limpida. Questa è la meditazione. Non è facile, il percorso è arduo, ma questo è ciò che devi essere quando pratichi. La tua mente è forte, perfida e meschina, ma tu non darle retta. Prendi tu le redini del gioco, ciò che lei dice non ha importanza, tu sei oltre tutto questo.
Cosa non fare in meditazione
Spero che le mie parole siano state abbastanza chiare per farti capire cosa “devi” fare quando vuoi meditare. All’inizio non è facile, come tutte le cose nuove ci vuole tempo e pazienza per prendere confidenza e comprendere quale atteggiamento giusto avere. La mente è forte, te ne accorgerai subito, ma ciò che è importante è non avere pretese o aspettative né su sé stessi né sulla pratica in sé. Ciò che non devi fare quando mediti è proprio questo, porti obiettivi e aspettative riguardo a ciò che stai facendo. La meditazione può essere vista e praticata con l’obiettivo di risolvere o aggiustare alcune cose dentro di sé, ma quando ti siedi e chiudi gli occhi gli obiettivi devono essere annullati.
Cosa significa quello che sto dicendo? In realtà è molto semplice, perché la meditazione è una cosa molto semplice. L’obiettivo è non avere obiettivi, l’aspettativa giusta è quella di non aspettarsi niente, il risultato giusto è il non-risultato. Queste parole ti suonano incomprensibili? Non attaccarti alle parole, né ai concetti. Meditare vuol dire essere, esistere, nulla più nulla meno. Se ti poni uno scopo, se vuoi raggiungere un risultato, se dai un giudizio a come sei o come non sei, o ti chiedi se hai meditato bene o male, sei fuori strada. Meditare significa osservare tutto così com’è, non esistono mete da raggiungere, è tutto nel viaggio. Così come la vita.
Qual è il momento migliore per meditare?
Il momento migliore per meditare è adesso. Nella vita non esiste null’altro che non sia questo momento. Tutto il resto è immaginazione della mente. Quando mediti inizierai a prendere sempre più confidenza con il momento presente, a sentire come l’unica cosa che esiste è solo il qui e l’ora. E che il gioco della vita si svolge sempre e solo adesso. Mi auguro che le mie parole ti abbiano aiutato a capire come iniziare a fare meditazione, ma sono solo parole. E le parole sono come cartelli stradali, danno un indirizzo, ti indicano la via ma rimangono parole, suoni della voce. La meditazione non è concetti o parole, la meditazione è la strada che stai percorrendo tu, qui e ora.
Vuoi avere qualche nozione in più sulla meditazione, sul pranayama (l’arte della respirazione) e su come poter diventare la tua versione migliore? Ho scritto un manuale che parla proprio di tutte queste cose, dai un’occhiata a questa pagina.