Qualche giorno fa, era una domenica mattina, ho partecipato ad una seduta di Yoga con una delle insegnanti del corso istruttori che seguo da ormai un anno. Eravamo nella sua casa, e dopo un’ora e mezza di intensa attività fisica, siamo saliti nella taverna e ci siamo dedicati a una ventina di minuti di rilassamento. Ci siamo sdraiati e, come ogni rilassamento profondo dovrebbe essere, abbiamo provato a lasciarci andare. Fisicamente e mentalmente. Lasciando cadere ogni pensiero, e abitando il corpo, si viene a creare un rilassamento dove ogni tensione viene meno. In quello stato, nonostante i pensieri non cessino di presentarsi inutili e ripetitivi come sempre, ogni tanto capita qualche breve spazio di vuoto, qualche momento dove non c’è attività mentale, c’è silenzio e solo presenza. E a volte capita che da quei vuoti scaturiscano domande, o risposte, o semplici intuizioni.
Sommario
Che cos’è la paura?
E lì, in uno di quei momenti, è scaturita in me una domanda: che cos’è la paura? Sappiamo che la paura può essere un’emozione del momento dovuta ad un fatto che sta avvenendo che ci mette in pericolo, oppure un sentimento vero e proprio, che a volte ci accompagna per l’intera vita. Ma la paura, come ogni sentimento che conosciamo, ha diverse sfumature, diverse facce, radici e motivazioni diverse per ognuno di noi. Se ci mettessimo ad analizzare tutti i tipi di paure, i motivi da cui derivano, come gestirle, come ci condiziano ecc ecc, ci vorrebbe un volume di mille e più pagine, e io non sto scrivendo per questo, non ne sarei nemmeno capace.
E allora di che cosa sto scrivendo? La domanda che è nata dentro di me quella mattina non ha trovato una risposta precisa, anche perché credo che non si possa trovare una risposta esatta che vada bene per tutti. Se volete una definizione di paura, la Treccani dice questo:
– Stato emotivo consistente in un senso di insicurezza, di smarrimento e di ansia di fronte a un pericolo reale o immaginario o dinanzi a cosa o a fatto che sia o si creda dannoso: più o meno intenso secondo le persone e le circostanze, assume il carattere di un turbamento forte e improvviso, che si manifesta anche con reazioni fisiche, quando il pericolo si presenti inaspettato, colga di sorpresa o comunque appaia imminente. –
Io invece una definizione non l’ho trovata, sono rimasto con una domanda senza risposta, però mi sono chiesto: qui in questo momento, di che cosa mai possiamo aver paura?

Si può avere paura adesso?
Ciò che scrivo sembrerà banale e scontato, ma la vita è adesso. Non ci sarà mai un tempo in cui la vita non avvenga ora. Questo momento è il campo in cui tutto si svolge. Ma non voglio fare sermoni sul famoso “qui e ora” di cui già sentiamo ampiamente parlare. Vorrei solo porti una semplice domanda. Adesso, proprio in questo momento mentre leggi queste parole, hai paura di qualcosa? Fermati un attimo. Prima che la mente si metta in moto per cercare una risposta stai in quello spazio vuoto di assenza di pensieri. Bene, ora la tua mente ripartirà da sola e ovviamente troverà mille e uno motivi per cui aver paura. Ti dirà: “Certo che hai delle paure, com’è possibile non averne? Paura del futuro, paura del cambiamento, paura della morte, paura del ‘non so’.” Le paure, da quelle più grandi e generiche come il futuro o la morte, fanno parte di ognuno di noi, poi ci sono quelle più specifiche e ineerenti ognuna alla propria storia personale.
La tua mente per natura va alla ricerca di risposte. Io ti ho posto una domanda e tu come naturale che sia l’hai cercata fra i pensieri. Ma torna un attimo indietro in quel breve intervallo fra la mia domanda e l’inizio dei tuoi pensieri. Che cosa c’era lì? Rispondo io per te: non c’era nulla. E in quel nulla, di che cosa potevi aver paura? Di nulla chiaramente, non c’è nulla come puoi avere paura di qualcosa? Ora forse mi starai prendendo per matto, ma vorrei semplicemente farti riflettere sul fatto che le paure che hai in te, che hai tutto il diritto di avere e non vi è nulla di male in questo, appartengono alla mente, nascono e muoiono nella tua testa, non appartengono alla realtà. Quando siamo nella mente stiamo sognando, e nel sogno possono nascere paure di ogni tipo.
“Viviamo nella paura ed è così che non viviamo”
Questa frase è attribuita al Buddha, ed è una semplice verità. Vivere nella propria mente significa sognare, e se sogni ti perdi la realtà, cioè la vita vera. Quanti di noi hanno paure che ci impediscono di stare bene, essere felici e in pace qui e adesso? Quanti di noi vivono nella mente con tutte le sue maledette paure e sono bloccati e sembrano non trovare una via d’uscita? A volte ci sono momenti nella vita in cui ci si perde. Ed è normale avere paura quando ci si perde, quando non si sa chi si è e dove andare. Sono momenti che si ripresentano più e più volte nel corso della vita e sono assolutamente necessari. Poi la vita, che spesso fa tutto da sola, ci pone le domande e poi ci dà le risposte, ci indica la strada e ci dice: “Guarda è proprio lì che dovresi andare, che vuoi fare?”
E lì entriamo in gioco noi. Lì entra in gioco la propria consapevolezza, il saper ascoltarsi, il saper uscire dagli schemi mentali e andare oltre per trovare la propria strada. La vita te la indica, fa tutto il possibile per farti capire che quella lì è la via da percorrere, ma se tu sei intrappolat* nella tua mente con le sue paure e i suoi drammi, non vedi la luce. Come dice il Buddha: “Vivi nella tua mente (e nelle tue paure), quindi non vivi.” Ti impedisci da sol* di vedere la strada da intraprendere, semplicemente perchè sei troppo occupat* a preoccuparti di cose che non esistono. Ma quali sono le più comuni e grandi paure che abitano la mente della maggior parte di noI?
Paura del cambiamento
La paura di cambiare è una delle più comuni che conosciamo. Quando qualcosa che conoscevamo e a cui eravamo abituati crolla, finisce, muore, noi abbiamo il terrore di cosa accadrà. Non c’è nulla di male in questo, la mente funziona così. L’ignoto ci spaventa, invece di accogliere il “non so” come un’opportunità per crescere ed evolvere, ci spaventiamo e rimaniamo bloccati. Ci chiediamo: “Ed ora? Ora che non è più come prima cosa accadrà? Che ne sarà di me?”. La mente dell’essere umano più comune è sempre alla ricerca di sicurezza e stabilità. Vive cercando qualcosa che la tenga al sicuro, e quando tutto cambia o è in procinto di, la paura inizia a scorrerci nelle vene.
E questo perché non accettiamo una semplice verità: tutto cambia sempre. Il semplice accettare questa incontrovertibile verità, già ci pone sulla giusta strada per accogliere i cambiamenti, e di conseguenza non averne paura, anzi, esserne entusiasti. Perché invece di spaventarci all’idea di un grande cambiamento, non ne siamo attratti e felici? Se la vita ci sta ponendo di fronte ad un grande cambiamento non è forse la cosa giusta per noi? E con questo non voglio dire che la paura di cambiare non è legittima. É normale che ci sia ed è anche sano averne un pò, se no non sarebbe un cambiamento importante. Mi sto solo chiedendo: perchè invece di lasciarci terrorizzare da qualcosa che non sappiamo come andrà, non proviamo ad accoglierlo con entusiasmo?
Paura del futuro
Un’altra delle più grandi e comuni paure dell’essere umano è quella di non avere il controllo. La mancanza di consapevolezza non ci permette di renderci conto che abbiamo il potere di controllare solo le nostre parole e azioni. Non abbiamo potere sugli altri, nè tantomento sugli eventi che accadono. E questo ci spaventa a morte. Com’è possibile che le cose accadano senza che io possa fare nulla o quasi? Per la mente tutto ciò è inacettabile. E il futuro fa parte di ciò che non puoi controllare. Il sapere di non sapere come andranno le cose ci spaventa, ci dona la tanto famosa ansia. Ma esattamente, la paura del futuro è la paura di che cosa? Il futuro è reale? Se cerchi questa risposta nella mente sicuramente sì, perché è reale solo lì. Prova un attimo a venire fuori da tutto quel turbinio che hai nella testa e poi dimmi dove sta il futuro e di cosa mai c’è da aver paura.
Il coraggio deriva dalla paura
Sono arrivato fino a qui e forse può sembrare che io stia combattendo una lotta contro la paura, che io ti stia dicendo che provarla è un errore. Nulla di tutto ciò, spero che non sia passato questo messaggio. Tutto quello che ci accade, tutto quello che è in noi è necessario. E provare paura fa parte di questo, e se ora è in noi va accettato punto e basta. Anche dalla paura nascono cose positive, e fra queste c’è il coraggio. Come puoi essere coraggios* se non hai paura? Anzi, è solo quando hai paura che il vero coraggio viene fuori, se tu glielo permetti. Ma la vita ti dona il coraggio oppure ti dà l’opportunità di essere coraggios*? La vita non ti dà quello che vuoi, ti dà la possibilità di prendere quello che vuoi e di diventare quello che vuoi. Sta a te, e il tuo grado di consapevolezza è un aspetto fondamentale, scegliere se seguire il flusso della vita e fare ciò che è giusto per te invece che opporti.
Non puoi avere paura della tua verità
Chi mi conosce sa che amo spesso usare la parola “verità”. Seppure è solo una parola, e le parole sono dei cartelli stradali che indicano qualcosa, non sono quella cosa, la parola “verità” per me ha un significato profondissimo. Si può parlare della verità ultima, che è chi siamo noi, oppure anche dire la verità constatando un semplice fatto come affermare che il sole emette luce. Ma ciò che più mi preme e che credo sia parte instrinseca della vita, è la nostra verità. Un concetto che ha molto a che vedere con chi siamo noi, ma più specificatamente riferito ad ognuno di noi. La nostra verità è ciò che ci dice il cuore. Quello che parte da dentro, che non ha equivoci, non ha fraintendimenti, non crea dubbi. Quando riusciamo a connetterci con quell’intelligenza lì, che non ha nulla a che vedere con la mente e le sue paure e i suoi problemi, capiamo immediatamente cosa è giusto per noi, cosa dobbiamo fare, qual è la nostra verità.
A volte può non essere facile ascoltarsi e riuscire a capire cosa la vita ci sta dicendo, cosa il nostro cuore vuole. Ma se riusciamo a mettere da parte per un pò il rumore mentale, se riusciamo a focalizzarci su ciò che siamo adesso, senza riportare in vita il passato e senza pensare a un futuro che è solo immaginazione, il nostro cuore sa sempre cosa è giusto per noi. Sa sempre qual è la nostra verità. E una volta che sappiamo che è quella la cosa che vogliamo, quella è la nostra strada, che quella è la nostra santissima verità, cosa può impedirci di seguirla ed essere felici? Solo la paura. Ma se sappiamo profondamente dentro di noi che è giusto, di cosa mai potremmo aver paura?









